Partiamo da un presupposto: l’importanza assoluta della ventilazione per un edificio. Qualsiasi edificio: un appartamento, un ufficio, un capannone industriale, un centro commerciale, un ospedale... In ognuno di questi ambienti, una ventilazione non adeguata può creare problemi a chi ci vive o a chi ci lavora. E perfino alle stesse condizioni dell’edificio. Mentre una ventilazione adeguata – che consente la sostituzione costante di aria viziata con aria pulita – permette una vita migliore dello stabile e dei suoi occupanti.
Ecco a cosa servono gli impianti aeraulici, ovvero quegli impianti di moderna generazione che permettono la ventilazione e il ricambio dell’aria, alternando a seconda dei casi le funzioni di filtrazione, di condizionamento, di riscaldamento e raffreddamento. I sistemi di ventilazione, infatti, hanno proprio lo scopo di rendere più salubre l’aria all’interno di un ambiente, migliorando la respirazione – e quindi la vita, o se vogliamo addirittura lo stile di vita – di chi fruisce quotidianamente di questi spazi.
Inoltre, una corretta ventilazione ha anche l’obiettivo di abbassare la concentrazione delle sostanze chimiche nocive contenute nell’aria che stagna all’interno di un ambiente: quei composti che il Ministero della Salute definisce come COV (che sta per Composti organici volatili) e che sono di vario tipo (la più pericolosa è la formaldeide, che presenta rilasci per diversi anni; ma anche il radon – un gas radioattivo inerte presente in natura – è un agente cancerogeno, ed è tra i principali inquinanti dell’aria negli spazi chiusi). E proprio le indicazioni ministeriali, nel suggerire al cittadino come evitare l’accumularsi di COV, indica la corretta pratica di una ventilazione costante.
Ecco allora l’importanza degli impianti aeraulici…